MENO IMPORTANTI…

Cambogia – tra il 1975 ed il 1979 i Khmer rossi massacrarono da 1 a 2,2 milioni di persone
Etiopia – tra il 1977 e il 1991, il governo di Mengistu Haile Mariam uccise da 500.000 a 2 milioni di oppositori politici.
Ruanda – nel 1994 uno dei peggiori genocidi africani causò circa un milione di vittime.
In Congo (regione ricca di risorse minerarie) è tuttora in atto un genocidio che in 20 anni ha causato oltre 6 milioni di morti.
La regione del Darfur dal 2003 è anch’essa teatro di un genocidio …. le diverse fonti riferiscono di un numero di circa 300.000 morti e di 2 milioni di profughi.

Eppure, da quando sono nato, di queste tragedie ne hanno parlato sempre in modo molto sporadico e occasionale mentre, per contro, sono sempre abbondati le immagini, le interviste e le denunce su ciò che succedeva nei campi di sterminio nazisti …
In Italia, recentemente, per giorni i giornali e le tv hanno gridato alla vergogna per una foto ritoccata di Anna Frank (cosa sicuramente alquanto sgradevole e poco rispettosa), scandalo al seguito del quale, negli stadi di calcio italiani, si è osservato un minuto di riflessione sulla Shoah …
E mentre questa foto desta scandalo, nel resto del mondo si consumano 2 genocidi ….!

Ora premesso che nessuno vuole negare, confutare o anche minimamente sminuire l’efferatezza, la crudeltà e la spaventosa metodicità che il nazismo ha usato nel perseguitare il popolo ebraico ….
Perché gli altri genocidi verificatisi in passato non hanno avuto la stessa eco della Shoah?
Che senso ha ricordare un genocidio accaduto 70 anni fa e tacere su almeno 2 genocidi che si stanno consumando in questo stesso momento?
Che senso ha gridare “vergogna” per una foto modificata mentre, in questo stesso momento e per lo stesso motivo per cui è morta Anna Frank, stanno morendo migliaia di persone?
Perché a me appare chiaro che quando un sopravvissuto ai campi di sterminio dice “mai più” non si riferisce solo al suo popolo ma a qualsiasi popolo sulla terra …!
Invece questo concetto sembra non essere così chiaro in chi continua a fare distinzioni tra gli uomini anche post mortem … come se esistessero morti importanti e morti meno importanti, morti di “serie a” e morti di “serie b” … o come se quest’ultima distinzione non fosse, anch’essa, una malcelata forma di razzismo.

Pier Alfredo Pica