Oggi si parla molto di razzismo in senso stretto, della discriminazione tra razze diverse; sicuramente deplorevole, ma perché non si fa lo stesso rumore a livello internazionale per altre forme di discriminazione, ad esempio quella verso le famiglie indigenti, a cui vengono spesso sottratti i figli con la sola accusa di non avere i mezzi per potersene prendere cura?
Così vengono allontanati dai genitori e chiusi in case famiglia che della famiglia hanno poco o niente, a cui lo Stato versa 700 euro al mese per ogni bambino. Perché quei soldi non vengono dati ai genitori in modo che possano prendersi cura dei loro figli?
Siamo ormai arrivati a vivere secondo i principi delle caste secondo cui chi è povero non ha più nemmeno i diritti sui propri figli.
Lo Stato Italiano è da tempo diventato un Trust, che legalmente dall’atto di nascita può sostituirsi ai genitori e disporre dei suoi giovani cittadini come meglio crede. Uno Stato in cui la magistratura è al di sopra delle leggi senza svolgere il proprio compito, avvalendosi del giudizio di un qualsiasi assistente sociale che a propria discrezione, decide sul futuro di intere famiglie.
Troppe volte abbiamo assistito a vere ingiustizie rimaste impunite.
Il caso Bibbiano ha portato alla luce alcuni fatti che venivano denunciati da anni e mai presi in considerazione, oggi tutto è passato di nuovo sotto silenzio, un silenzio che grida vergogna verso chi non vuole riformare questo sistema, questa forma di violenza verso gli indifesi. Quante volte abbiamo visto scene in cui i bambini venivano letteralmente strappati dalle braccia dei propri cari.
Il problema è che il metro con cui dovrebbe essere misurato il disagio di un bambino, dovrebbe essere l’amore e non il denaro, si dovrebbe valutare se il bambino è amato dalla sua famiglia e non se ha abbastanza giocattoli o vestiti.
Il Loto sta lottando affinché l’amore diventi il metro di giudizio e lo scopo del vero benessere di una famiglia.